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Specialità Culinarie

Granone lodigiano
Nei diari dei casari, veniva chiamato 'formaggio all'uso lodigiano'. Grazie alla sua prolungata stagionatura, il Granone Lodigiano ha un sapore morto forte e particolare, praticamente inconfondibile. D'altro lato, però, il granone è annoverato nella categoria merceologica dei formaggi magri aventi un contenuto di grasso sul secco del 25%: il Granone, infatti, è ottenuto dalla lavorazione di latte scremato di tre mungiture, di conseguenza i suoi processi di produzione prevedono che al latte venga lasciato il tempo di far affiorare la panna fino a diventare sufficientemente acido e magro.

Mascarpone
Il mascarpone deve il suo nome alla parola dialettale lodigiana mascherpa che indica il fenomeno di agglomerazione della panna del latte. Il vero mascarpone è il prodotto della coagulazione della panna fresca precedentemente riscaldata a bagnomaria a 90 C°, dopo l'aggiunta del coagulante, bisogna dare il tempo alla massa di rassodarsi mantenendola nel frattempo in agitazione: successivamente essa viene versata in apposite tele di lino affinché dalle sue maglie sgrondi il siero. A questo punto la massa viene lasciata per alcune ore in un ambiente fresco e ben aerato, successivamente, viene raccolta in fagotti e posta in cella.

Panerone o Pannerone
Il suo nome deriva dalla parola dialettale "panera", che significa panna, cioè la crema del latte e si tratta dell'unico formaggio prodotto nel lodigiano che abbia conservato intatte le caratteristiche di un tempo: è prodotto esclusivamente con latte crudo ed è proprio tale caratteristica che lo rende un prodotto soggetto a subire le naturali variazioni d'annata del latte, con il risultato però di rendere molto difficile l'ottenimento di caratteristiche standard. 
Il suo sapore è dolce e butirroso, con una punta di amarognolo: non deve risultare acido o piccante, come invece avviene nei formaggi troppo stagionati.

Tortionata
La Tortionata è il dolce che più caratterizza il territorio: è una torta di mandorle che vanta antiche origini, infatti, la ricetta è stata codificata nel 1885 dal pasticcere lodigiano Alessandro Tacchinardi ma presumibilmente risale al tardo medioevo. La ricetta della tortionata miscela in gran quantità del buon burro fresco, ingrediente di cui c'è sempre stata abbondanza, con farina bianca e mandorle pelate provenienti dalla Puglia. L'origine di questo ingrediente è da attribuirsi, con ogni probabilità, alla presenza nelle terre lodigiane di mercanti che importavano i vini marsalati, alquanto richiesti.

Il biscotto di Codogno
Il Biscotto di Codogno è il 'dolce' lodigiano che sembra vantare la più antica registrazione del marchio d'impresa e dunque una propria produzione tipica. Questo dolce, dalla pasta friabile e la forma allungata, è prodotto con farina di frumento, zucchero, burro, margarina vegetale, fecola, uova, amido, cocco, vanillina e lievitanti. Confezionato e sigillato ha una conservabilità di un anno.

Turta de Casal
La Torta di Casale è nata come 'arte povera', fatta in casa e la sua ricetta è molto semplice: farina, uova, burro (la cui quantità deve essere la metà rispetto alla farina); zucchero (la cui quantità deve essere la metà del burro). La torta viene poi guarnita con mele o pere.

I Calissoni
I Calissoni sono rustici biscotti di pasta frolla, fatti con farina di frumento, ricoperti di sciroppo di zucchero e zucchero semolato, ideali da gustare a colazione, a merenda o per concludere in dolcezza un pasto.